Pierfrancesco Prosperi

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Pierfrancesco Prosperi 2019-10-25T14:39:12+00:00

Pierfrancesco Prosperi 

Biografia

Pierfrancesco Prosperi è nato nel 1945 ad Arezzo, dove vive e lavora. Architetto e urbanista, ha iniziato a scrivere giovanissimo, pubblicando il suo primo racconto su ‘Oltre il Cielo’ all’età di 15 anni. E’ autore di più di 140 racconti pubblicati su riviste, antologie e quotidiani, più volte ristampati e tra­dotti anche all’estero, in Francia, Belgio, Germania, Ceco­slovacchia, Ungheria, Romania, Finlandia, Giappone.

Vincitore di numerosi premi letterari, fra cui il Premio Italia di fantascienza (1972 e 1994), il Concorso Città di Montepulciano (1988 e 1989), il Premio Cosmo – Editrice Nord (1993), il Premio Ungaretti (1993), il Premio San Marco – Città di Venezia (1994 e 1997), il Premio Giallocarta di Civitanova Marche (2006), ha pubblicato finora venticinque romanzi:

  • Autocrisi (La Tribuna, 1971)
  • Seppelliamo re John (La Tribuna, 1973)
  • Il tunnel (Alberti, 1992)
  • Garibaldi a Gettysburg (Nord, 1993)
  • Autocrisi 2020 (Perseo Libri, 1997)
  • Supplemento d’indagine (Settimo Sigil­lo, 1999)
  • La Moschea di San Marco (Bietti, 2007)
  • Incubo privato (Urania Mondadori, 2008)
  • La casa dell’Islam (Bietti, 2009)
  • HH – Hitler’s Hamptons (Rêverie, 2012)
  • Vatikan (Tabula Fati, 2012)
  • Bersaglio Mario Monti (Rêverie, 2012)
  • Armageddon 2014 (Rêverie, 2013)
  • La demolizione di Auschwitz (Leone, 2014)
  • Undicimila settembre (Fratini, 2014)
  • La terza Moschea (Bietti, 2015)
  • Il risveglio del Leone (Segretissimo Mondadori, 2016)
  • Majorana ha vinto il Nobel (Odoya, 2016)
  • Mussolinia (Tabula Fati, 2016)
  • Khimaira (Helicon, 2016)
  • La memoria del Leone (Segretissimo Mondadori, 2017)
  • Finis Terrae (Odoya, 2017)
  • Leone: Febbre mortale (Segretissimo Mondadori, 2018)
  • Bandiera bianca su San Pietro (Watson Edizioni, 2018)
  • Bandiera nera! (Tabula Fati, 2018)

e inoltre due raccolte di racconti, Le regole del gioco (Edimond, 2011) e Il futuro è passato (Bietti, 2013) e un saggio sulle morti misteriose dei Presidenti ame­ricani, La serie maledetta (Armenia, 1980). Per molti anni ha svolto anche una intensa attività di soggettista e sceneggiatore di fumetti, realizzando centinaia di storie, prevalentemente di fanta­scienza e fantasy, per i maggiori editori italiani. In particolare, ha pubblicato su L’Intrepido, Il Monello, Skorpio, Lanciostory e ha scritto sceneggiature per Topolino, Martin Mystère, Zona X, Diabolik, Tiramolla, L’Uomo mascherato.

Si è occupato anche di radio. Un suo sceneggiato, Spazio vitale, è stato trasmesso dal primo canale Rai con l’interpretazione di Nando Gazzolo. Il racconto Una Cadillac per Natale è stato letto alla Rai siciliana, il racconto L’Universo secondo Eberhart è stato letto a Rai Tre 3 nel programma “Il racconto di mezzanotte.”

Per alcuni anni ha tenuto corsi di sceneggiatura per il fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics, sede di Firenze.

Testi / Opere

Firenze, 9 maggio 1938. Volge al termine la visita in Italia del Führer Adolf Hitler, che assieme al Duce si è sottoposto a un intenso programma turistico-propagandistico visitando nell’ordine Roma, Napoli e infine Firenze. La visita ha rafforzato in maniera pressoché definitiva i legami tra i due regimi; nell’ottobre di quell’anno verranno promulgate le leggi razziali italiane sulla scia di quelle di Norimberga, e il fascismo seguirà sempre più da vicino le orme della vicina dittatura tedesca fino al fatale (benché, volendo, evitabile) ingresso in guerra.

Ma quel lunedì 9 maggio la Storia incontra uno dei suoi bivi più drammatici, un turning point cruciale. È in preparazione, da parte di elementi insospettabili, un eclatante attentato che dovrebbe decapitare entrambe le dittature, fugando – nelle intenzioni dei congiurati – il rischio di un conflitto globale. Un evento clamoroso che nella Storia che conosciamo non è avvenuto, ma che avrebbe avuto la possibilità di verificarsi.

Così, lungo il percorso della grossa Alfa 2600 scoperta nel centro di Firenze si verifica l’impensabile. Quello che un servizio di sicurezza capillare, onnipresente, quasi ossessivo avrebbe dovuto rendere impossibile. E da quel momento, letteralmente, è tutta un’altra Storia

Giugno 2025. l’Italia sta uscendo da un decennio cruciale. Dopo essere rimasto per due lustri sotto un governo islamico formalmente democratico, da quando il Partito della Verità, di ispirazione coranica, ha vinto le chiacchierate elezioni del 2015, ed essersi spaccato in due nel 2020, con la secessione delle regioni del Nord-Est, il Belpaese è in procinto di tornare nell’alveo delle democrazie occidentali dopo la sconfitta dell’esecutivo alle elezioni politiche, le prime dopo dieci anni. Tutto attorno il quadro politico è fosco, con l’Is, lo Stato Islamico guidato dal Califfo al-Qurashi, che dopo aver conquistato tutto il Medio Oriente sta attaccando le democrazie europee, la Russia, gli Stati del Sud-est asiatico e ha stabilito una testa di ponte persino in California…

Firenze, ai nostri giorni. Ma una Firenze diversa dalla nostra: è una città molto più grande e importante, ed è la capitale d’Italia, di quasi tutta l’Italia. In questa realtà alternativa, infatti, la presa di Porta Pia non c’è stata, lo Stato pontificio sopravvive e Roma non è mai diventata capitale.

In questo scenario ‘impossibile’ ma realistico si muove la storia del protagonista, Francesco, impiegato al Ministero fiorentino della Marina che, in mancanza di mare, si affaccia sull’Arno. Una storia che diventa rapidamente incubo quando, attraverso un libro in cui l’amico Guido, studioso di storia, immagina quella che è la nostra realtà, Francesco ha modo di gettare uno sguardo sul mondo, per lui sconosciuto e affascinante, di Roma capitale e di Firenze tornata città di provincia. E ha modo di rendersi conto che, per qualche oscura ragione, quel libro ha la capacità di influenzare gli avvenimenti. Francesco diverrà così il fulcro di un sommovimento epocale, al termine del quale nulla a Roma e a Firenze, e praticamente nel resto d’Italia, sarà più come prima…

In Spagna tra un paio d’anni. A Santiago de Compostela in Galizia, capolinea del più famoso pellegrinaggio religioso al mondo, l’ispettore Machado riunisce un gruppetto di colleghi stranieri: l’italiano Palmisano, il francese Grasset e lo svizzero Hafter. Scopo della piccola taskforce, coordinata dal commissario Lacombe dell’Interpol, è indagare su alcuni misteriosi “incidenti” che sono costati la vita ad altrettanti pellegrini lungo il Camino Francés, l’itinerario di 800 chilometri che collega Roncisvalle a Santiago attraverso la Spagna del Nord.

Ben presto emerge una realtà inquietante. I supposti incidenti coprono in realtà omicidi accuratamente pianificati. Il gruppetto di investigatori si convince che tutti gli attentati sono collegati, in quanto le vittime erano tutte persone molto ricche o molto in vista, la cui scomparsa avrebbe fatto felice qualcuno rimasto a casa.

Ne consegue che esiste un’organizzazione che elimina a pagamento per conto terzi alcuni pellegrini, scelti tra i duecentomila che annualmente affollano il Camino, mascherando accuratamente il delitto come un incidente. La cattura di un attentatore con le mani nel sacco consente di alzare il velo sul secondo livello, quello degli organizzatori e dei mandanti. Ma le sorprese sono solo all’inizio…

Horror-thriller ambientato ad Arezzo in un futuro assai prossimo (tra un anno o due). La storia prende le mosse dal ritrovamento, durante la ricostruzione di un palazzo nei pressi di porta San Lorentino, della statua equestre in bronzo raffigurante Bellerofonte in sella al cavallo alato Pegaso, che secondo alcuni studiosi formava un unico stupendo gruppo scultoreo assieme alla Chimera. Ritrovamento importantissimo, superiore a quello dei Bronzi di Riace.

La scoperta reinnesca l’antica rivalità tra Arezzo e Firenze, con gli aretini che forti del nuovo ritrovamento chiedono di riunire il gruppo scultoreo ad Arezzo, e i fiorentini che vorrebbero fare lo stesso a Firenze. Ma ben presto la questione travalica le dispute di campanile: entrano in campo fattori soprannaturali. Mentre a sorpresa il ministro dei Beni Culturali si pronuncia per il ritorno della Chimera ad Arezzo, sembra che forze oscure congiurino per contrastare quel ritorno: prima crolla un viadotto sull’Autosole, poi, quando la scultura sta per raggiungere la città, il torrente Castro esonda sommergendo il centro con un’alluvione ben più grave di quella del 1934. E quando, per l’ostinazione del ministro, la Chimera si accosta comunque alle mura cittadine, poco ci manca che un sisma spaventoso distrugga la città. La spiegazione per quegli avvenimenti soprannaturali risiede in un’antica maledizione, il cui segreto è custodito in una finora sconosciuta tomba di Tarquinia…

Premi / Riconoscimenti